Quanto dura una psicoterapia?
E’ una domanda frequente che si pone chi vorrebbe intraprendere un percorso terapeutico e spesso, per la paura di un’impresa troppo lunga e costosa, accantona l’idea di rivolgersi ad uno psicologo, che potrebbe aiutarlo a superare il momento di impasse.
Nell’immaginario collettivo c’è lo spettro di un’analisi interminabile che ti accompagnerà tutta la vita come diceva Woody Allen in una celebre battuta “Oh, sei in analisi. Sì da 15 anni. 15 anni? Sì, adesso gli do un altro anno di tempo e poi vado a Lourdes”.
E anche quando si arriva dallo psicoterapeuta uno dei pensieri predominanti è appunto quanto durerà e a questa domanda dal professionista si potrà avere solo una risposta approssimativa, che però serve a circoscrivere un tempo per raggiungere il benessere personale.
La durata di un percorso psicoterapeutico
La durata di un percorso psicoterapeutico è variabile e dipende da numerosi fattori.
Oltre a tenere in considerazione che ci sono vari tipi di psicoterapia, tutti con il medesimo obiettivo di ritrovare il proprio benessere individuale, ma che si differenziano tra loro anche per i tempi.
La durata dipende da:
- la singola persona;
- il tipo di disturbo portato;
- lo sviluppo di una buona alleanza terapeutica;
- la costanza negli appuntamenti;
- una partecipazione attiva del paziente.
Lo psicoterapeuta come detto si occupa sia di benessere che di malessere, che può essere non per forza causato da gravi disturbi, ma può anche essere un malessere lieve o addirittura si può decidere di andare dallo psicologo quando si sta bene e si va per migliorare le proprie performance nella vita di tutti i giorni.
Le psicoterapie brevi
Però sfatiamo quell’idea di Woody Allen, ormai appartenente al passato, che la psicoterapia si sa quando inizia e non si sa se e quando finirà, perché a oggi ci sono numerose terapie a breve durata.
Per l’esattezza era il 1946 quando gli psicoanalisti F. Alexander e T. M. French del Chicago Institute for Psychoanalysis, con il libro “Psychoanalytic Therapy”, segnano l’inizio della moderna psicoterapia analitica a breve termine.
All’interno del libro erano presenti aspetti fondamentali che caratterizzano le psicoterapie brevi:
- la limitazione del numero di sedute;
- un atteggiamento attivo del terapeuta volto a ridurre al minimo momenti di passività e di regressione del paziente, in modo che rielabori il proprio passato, ma nel qui ed ora con uno sguardo proiettato nel futuro.
Lo scopo di Alexander e French è stato quello di mettere a punto una modalità di lavoro utile a selezionare e a delimitare le aree conflittuali sulle quali intervenire, per concentrare su di esse l’intervento psicoterapeutico in quanto è provato che se si identificano le aree conflittuali centrali nella vita psichica della persona, la loro modificazione in positivo promuoverà un cambiamento positivo nella persona nel suo insieme.
I tempi delle psicoterapie brevi
I tempi di una psicoterapia breve hanno una durata approssimativa di 5/6 mesi con una prima fase più intensa con un colloquio a settimana per poi andare a diramare una volta ogni 15 giorni dopo aver sciolto i nodi e trovato il filo della matassa anche se, come detto in precedenza, essendo ogni terapia unica e diversa dalle altre, la durata è da mettere in relazione alla persona e al momento che sta attraversando.
Conclusione
La psicoterapia è un percorso per approfondire la conoscenza di sé, elaborare i propri vissuti dolorosi, un ripercorrere la propria storia personale e familiare per arrivare a decidere quale strada si vuole intraprendere per costruire un progetto di vita futura.
Tenendo presente che la durata del percorso, che si farà insieme, varia da persona a persona anche se credo sia importante circoscriverla fin da subito in uno spazio temporale definito.