Cos’è la scelta?
La nostra vita è caratterizzata da un’infinità di scelte, tutto quello che facciamo è una scelta e anche quando non facciamo niente, in realtà abbiamo deciso di non scegliere, e abbiamo scelto comunque.
Lo scegliere deriva dal verbo latino “Eligere”, con il significato di separare la parte migliore di una cosa dalla peggiore, ovvero eleggere ciò che pare meglio. Vi è una scissione tra due azioni, entra in gioco la volontà, che mette in evidenza gli aspetti positivi di un’azione a discapito dell’altra.
La scelta e la fase del dubbio
La scelta è un processo, che inizia da un fatto singolo per poi trovarsi davanti a innumerevoli scelte e possibilità e in questa fase intermedia troviamo il dubbio:
- un momento di stallo più o meno lungo, nell’arco del quale si analizzano i pro e i contro di tutte le alternative possibili, per poi arrivare a prendere la decisione che si reputa più ottimale per sé.
L’indecisione è l’incapacità di prendere decisioni effettive e rimanere bloccati nella fase del dubbio: si rimane bloccati e si continua a valutare tutti i pro e i contro di ogni alternativa, portando a uno stato di inattività o alla delega di tutte le scelte.
L’indecisione cronica non riguarda solo le grandi decisioni della vita, ma anche le decisioni banali della quotidianità, come può essere la scelta di un film da andare a vedere al cinema, se andare al ristorante o in pizzeria e via dicendo; la persona si sente come intrappolata e vede come unica via di uscita il delegare la responsabilità della scelta.
Le cause dell’indecisione
L’indecisione, frequentemente, è una caratteristica della personalità, connessa a una bassa autostima e ad insicurezza personale, che rendono la persona incapace di fare delle scelte in autonomia, soprattutto se comportano delle responsabilità e dei possibili rischi.
Una indecisione che può derivare da:
- Scarsa fiducia in se stesso: la persona non riesce a decidersi ad agire, rimugina sugli stessi problemi per tempi molto lunghi, rimanendo incastrata e disorientata dal dubbio e poi, inevitabilmente, dal senso di inadeguatezza, che deriva dal non riuscire a soddisfare i propri bisogni e a risolvere i propri problemi.
- Eccessivo perfezionismo: l’indecisione può essere un tratto della personalità perfezionista, la quale, per il timore di non prendere la decisione giusta, blocca l’iniziativa e col tempo tenderà ad evitare tutte quelle attività che richiedono impegno e accuratezza, in quanto diventerebbero un impegno troppo gravoso a causa delle elevate aspettative e per l’attenzione ossessiva ad ogni piccolo dettaglio.
Quando può essere un sintomo?
L’indecisione può anche essere un sintomo, spesso trascurato, di un disagio emotivo, che può accompagnarsi a dei disturbi depressivi e ansia.
Nel disturbo dipendente di personalità e nel disturbo ossessivo-compulsivo, in cui vi sono delle strutture di personalità insicure e ansiose, uno dei sintomi è un elevato livello di indecisione e la tendenza a delegare le responsabilità e a procrastinare.
Conclusione
La mente della persona indecisa è stracolma di pensieri contraddittori e conflittuali, un dubbio perenne che non permette di avere una visione chiara della realtà.
Una perenne indecisione, che nasce dalla paura di sbagliare, di commettere errori e di soffrire in seguito a questi o per la paura di assumersi delle responsabilità a causa di eventi del proprio passato.
Un percorso psicoterapeutico può aiutare a comprendere la causa, l’origine personale della propria indecisione, per riuscire ad aumentare la sicurezza, la propria autostima e la capacità di assumersi le responsabilità decisionali della propria vita, correndo il rischio di mettersi in gioco e sviluppare il coraggio di rischiare ricordandosi che la scelta perfetta non esiste.