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Il ciclo di vita della famiglia

Ciclo di Vita della Famiglia

Il termine ciclo di vita viene utilizzato per indicare l’evolversi nel tempo sia dell’individuo che della famiglia.

L’arco di vita viene diviso in stadi caratterizzati da situazioni conflittuali, il cui superamento permette il passaggio allo stadio successivo.

La famiglia è un sistema aperto e dinamico soggetto a cambiamenti continui a diversi livelli interdipendenti: individuale, interpersonale, gruppale e sociale.

A livello individuale, in quanto ogni componente della famiglia evolve, cresce e si trasforma nel tempo, per cui ogni famiglia deve confrontarsi con lo sviluppo emotivo, cognitivo e fisico dei suoi membri.

Come vi è una trasformazione individuale, le relazioni tra i diversi membri della famiglia evolvono portando delle trasformazioni all’interno della famiglia stessa e qui si parla di livello interpersonale.

All’interno della famiglia si riscontrano cambiamenti significativi anche in seguito a cambiamenti della sua composizione, che si hanno con l’entrata e l’uscita dei suoi membri (livello gruppale).

La struttura relazionale familiare cambia anche in seguito alle trasformazioni che avvengono nel contesto sociale e culturale.

Il ciclo di vita familiare viene suddiviso dalla Duvall in stadi a partire da eventi nodali relativi all’ingresso o all’uscita dalla famiglia dei suoi componenti: matrimonio, nascita e crescita dei figli, uscita dei figli dalla casa dei genitori, pensionamento e morte.

Ognuno di questi eventi nodali caratterizza una fase del ciclo di vita; a ciascuno di essi corrisponde un compito evolutivo la cui soluzione segna il passaggio della famiglia da uno stadio del ciclo a quello successivo.

Gli eventi in cui si trova la famiglia e a cui far fronte presentano un aspetto critico, in quanto le modalità abituali di funzionamento della famiglia risultano inadeguate e richiedono una ristrutturazione e un riadattamento delle relazioni familiari.

Per far fronte a tali riorganizzazione del gruppo familiare è indispensabile avere la flessibilità di cambiare i ruoli dei singoli membri e la flessibilità di cambiare la struttura della famiglia per arrivare ad un nuovo equilibrio che sappia far fronte al cambiamento ( S. Minuchin ).

Per permettere ciò è importante che ogni singolo membro abbia avuto un distacco emotivo, una differenziazione dalla sua famiglia d’origine, nel senso che abbia acquisito la consapevolezza che può formare una nuova famiglia senza sentirsi limitato e provare senso di colpa verso la propria famiglia d’origine, poiché non si sentirebbe libero e quindi non differenziato.

Scopo della terapia è l’aiutare l’individuo o la famiglia a superare la riorganizzazione in modo adeguato, perché il ciclo vitale, che si era arrestato, possa proseguire e continuare il suo corso.