Egoismo e amor proprio

Perchè andare dallo psicologo?
Perchè andare dallo Psicologo?
10 Giugno 2024
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Egoismo e amor proprio

Autostima

L’invito di psicologi, psicoterapeuti, medici o di qualsiasi professionista che si occupa di benessere, è quello di pensare a sé, di ascoltare i propri bisogni, le proprie emozioni mettendo se stessi al centro della propria vita anziché gli altri.

Ma, quindi per stare bene, per dare senso alla propria vita bisogna essere egoisti? No, perché gli egoisti hanno una grande difficoltà non soltanto ad amare gli altri, ma anche ad amare se stessi.

La persona egoista non ha rispetto né attenzione per i bisogni degli altri, interagendo con le persone solo per il proprio tornaconto personale. Persone che intrattengono relazioni strumentali solo per soddisfare le proprie necessità, non interessandosi alle emozioni degli altri.

Un egoismo patologico caratterizzato da assenza di empatia verso gli altri e da atteggiamenti volti ad affermare la propria superiorità. Andando un po’ più in profondità, tutto ciò non serve per il reale soddisfacimento dei propri bisogni, ma per dimostrare la propria superiorità e mascherare una profonda insicurezza.

Troppo spesso si confonde l’egoismo con amor proprio, ma colui che si ama prova un interesse reale verso se stesso e anche verso le persone con cui si relaziona.

Quando si sente una persona che racconta come è riuscita a dare un senso alla propria vita, a raggiungere i propri traguardi, a utilizzare le proprie risorse non si pensa sia un egoista, ma una persona che è riuscita a realizzarsi.

Però se ci si ferma a pensarci, il termine egoista sarebbe più che appropriato in quanto questa persona per raggiungere i propri obiettivi ha usato la maggior parte delle proprie energie per se stesso, con un’attenzione ai propri bisogni, a quello che sente mettendo al centro della sua vita se stesso.

La differenza fondamentale tra l’egoismo sano rispetto a quello patologico è che, anche se al centro c’è sempre il proprio sé, in un caso è per raggiungere una realizzazione personale indipendentemente dagli altri, a differenza dell’altra situazione in cui vengono attuati comportamenti per innalzare se stessi a discapito delle altre persone, spesso con manipolazione per la propria gratificazione.

Di conseguenza, solo una persona che ha imparato a conoscersi, ad ascoltarsi, ad accogliere ogni parte di sé con i propri limiti e le proprie risorse, maturerà una capacità di amare se stesso e gli altri.

Coltiviamo un “sano egoismo” che poi è il prenderci cura di noi stessi, ascoltarci e accogliere i nostri bisogni, mettendo dei confini gentili che ci permettono di ritornare ad essere i protagonisti della nostra vita senza sensi di colpa, ricordandoci che amare se stessi è la condizione necessaria per amare gli altri e ritornare ad essere liberi di scegliere.