Tra la psicologia e l’alimentazione vi è uno stretto legame, essendo il rapporto con il cibo intrecciato con le figure affettive di riferimento, assume un forte significato nelle relazioni con l’altro, che attraverso l’atto del nutrire, si prende cura di noi, basti pensare all’esperienza di allattamento e svezzamento. Una persona a qualsiasi età, può manifestare sintomi di un malessere psicologico attraverso dei comportamenti alimentari disfunzionali, diventando il cibo il veicolo che porta con sé un messaggio di disagio psicologico.
Cosa sono i disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)?
I disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono caratterizzati da un comportamento inadeguato circa l’assunzione di cibo, incidendo negativamente nella vita individuale. La Dott.ssa Cristina Monti, psicologa e psicoterapeuta a Torino, offre percorsi di supporto psicologico personalizzati per affrontare le difficoltà legate alla sfera alimentare, aiutando le persone a dare un nuovo significato al cibo e di conseguenza ritornare ad avere con questo un rapporto sano.
I disturbi del comportamento alimentari comprendono una serie di condotte alimentari, che compromettono in modo significativo la salute fisica o il funzionamento psicosociale. Vengono definiti anche disturbi alimentari psicogeni, in quanto coinvolgono l’intera personalità e non soltanto la sfera alimentare. I più diffusi disturbi alimentari sono:
- Anoressia Nervosa: chi soffre di questo disturbo ha un’alterata percezione del proprio peso e della propria immagine di sé, che lo portano ad avere comportamenti finalizzati al controllo del peso accompagnato da una rigida autodisciplina, che però non alleviano la paura di ingrassare.
- Bulimia Nervosa: caratterizzata da ricorrenti episodi di abbuffate, seguite da comportamenti per eliminare il cibo introdotto attraverso il vomito indotto, l’uso di lassativi e l’uso di diuretici. Come per l’anoressia, anche chi soffre di bulimia presenta un’alterata percezione corporea e problemi legati all’autostima.
- Binge Eating Disorder: anche chiamato Disturbo di Alimentazione Incontrollata, ha in comune con la bulimia le abbuffate, a cui, però, non seguono condotte compensatorie. Anche qui le abbuffate sono riconducibili a un senso di inadeguatezza e a una bassa autostima.
Cause dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Le cause dei disturbi alimentari sono molteplici e spesso interconnesse, derivando da una interazione tra fattori genetici, psicologici, familiari e sociali.
- Fattori genetici: alcune configurazioni genetiche possono aumentare la vulnerabilità di una persona anche se non esiste un singolo gene dei disturbi alimentari.
- Fattori psicologici: una stretta correlazione è stata trovata tra disturbi alimentari e condizioni di depressione e ansia. Inoltre, l’eccessiva ricerca di perfezionismo e un forte bisogno di controllo, accompagnati da una bassa autostima e dalla percezione negativa di sé, possono portare allo sviluppo di problematiche alimentari.
- Fattori familiari: la presenza di dinamiche familiari conflittuali, con genitori che adottano uno stile educativo autoritario e la presenza di una carenza di supporto emotivo, possono portare il figlio a sentirsi sotto pressione aumentando la possibilità di sviluppare un disturbo alimentare.
- Fattori socio – culturali: nell’era dei social, in cui l’esposizione a immagine mediatiche promuovono uno standard di bellezza irrealistico insieme alle pressioni dei coetanei e ai frequenti episodi di bullismo, si è incrementato il rischio di sviluppare un disturbo alimentare.
Come Interviene la Psicoterapia?
La psicoterapia, per un disturbo alimentare, dovrebbe inserirsi all’interno di un lavoro sinergico, che coinvolge medici, nutrizionisti e appunto psicologi. L’approccio terapeutico adottato dalla Dott.ssa Cristina Monti si basa sulla psicoterapia sistemico-relazionale, un metodo che considera il malessere individuale come il risultato delle dinamiche relazionali in cui la persona è inserita. Durante il percorso terapeutico, l’attenzione viene posta sulle relazioni significative che possono aver contribuito all’insorgere del disturbo alimentare.
L’obiettivo è quello di aiutare la persona a:
- Comprendere l’origine del disturbo.
- Esplorare i legami tra emozioni e dinamiche relazionali.
- Aumentare la sicurezza di sé e la propria autostima
- Modificare i modelli disfunzionali di pensiero e di comportamento.
- Ritornare a dare al cibo il suo corretto significato.
Percorsi di Psicoterapia a Torino e Savigliano
La Dott.ssa Cristina Monti offre percorsi di supporto psicologico per il trattamento dei disturbi alimentari sia a Torino che a Savigliano. Ogni intervento è personalizzato in base alle esigenze della persona, con l’obiettivo di favorire il raggiungimento di un equilibrio emotivo e relazionale duraturo.
Quando Rivolgersi a uno Psicologo per i Disturbi del Comportamento Alimentare
È consigliabile rivolgersi a uno specialista quando:
- Vi è una tendenza marcata all’isolamento e alla solitudine.
- Vi è la presenza di comportamenti ossessivi e ritualizzanti, come tagliare in piccoli pezzi il cibo e mangiare di nascosto.
- L’ansia e la rabbia compromettono la vita sociale e lavorativa.
- Si avverte un senso di vuoto costante o pensieri negativi ricorrenti.
Contatta la Dott.ssa Cristina Monti
Se stai vivendo una situazione di disturbo della condotta alimentare e desideri intraprendere un percorso di psicoterapia a Torino o Savigliano, puoi contattare la Dott.ssa Cristina Monti per una consulenza personalizzata.
Attraverso un approccio professionale e umano, sarà possibile individuare insieme le cause del disturbo, non fermarsi al sintomo, ma superarlo per ritrovare dentro di sé quelle risorse, che sono bloccate dalla sofferenza, per costruire insieme un percorso di cambiamento e ritrovare il proprio benessere psicologico.