Doppio legame – Double bind
Il doppio legame (double bind) rappresenta quella situazione, che si viene a creare quando la comunicazione tra due persone, unite da una relazione emotiva di importanza primaria, presenta una incongruenza tra la comunicazione verbale, quello che si dice a parole, con quella non verbale, fatta di gesti, di atteggiamenti, di postura, di tono di voce a tal punto che il ricevente del messaggio rimane bloccato in una dinamica relazionale ambigua senza avere la possibilità di lasciare il campo.
Perchè si possa parlare di una situazione di doppio legame ci devono essere questi ingredienti necessari:
- Due o più persone: coinvolte in una relazione emotiva intensa (solitamente madre-figlio).
- Esperienza ripetuta: il doppio legame non chiama in causa una singola esperienza traumatica, ma un’esperienza ripetuta che comporta che la struttura del doppio legame venga a essere un’esperienza abituale diventando un tema abituale nell’esperienza del soggetto.
- Un messaggio trasmesso dal genitore caratterizzato da:
- a) un’ingiunzione negativa primaria: “Non fare così o ti punirò” o “Se non fai così io ti punirò”;
- b) una seconda ingiunzione secondaria in conflitto con la prima a un livello più astratto comunicata con mezzi non verbali, come possono essere atteggiamenti, tono di voce, azioni significative;
- c) un’ingiunzione terziaria negativa che proibisce al soggetto di abbandonare il campo o di liberarsi cognitivamente dallo schema stabilito del messaggio.
Non è necessaria la serie completa di questi ingredienti perché vi sia una situazione di doppio legame, può essere sufficiente una parte qualsiasi di una successione di doppio legame per scatenare nel soggetto “vittima” panico o rabbia.
Gli assiomi della comunicazione
Riprendendo Paul Watzlawick e i suoi assiomi della comunicazione, importante è ricordare che “ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione”, in quanto i due livelli nella comunicazione si intrecciano continuamente e non è possibile separarli e a volte neanche distinguerli.
Quando il problema centrale della comunicazione è la relazione, il linguaggio codificato fatto di contenuti perde importanza a favore del linguaggio analogico e ciò accade in tutte le relazioni con un grande investimento emotivo come quando si ama, quando si odia, quando si corteggia, quando volutamente non si considera qualcuno.
Un esempio di doppio legame
L’esempio più incisivo sul doppio legame fu quello tratto da “Verso un’ecologia della mente” di Gregory Bateson in cui l’autore racconta di quando una madre va a trovare il proprio figlio ricoverato per un disturbo psichico, di quando il ragazzo, contento di rivederla, la abbraccia, mentre lei si irrigidisce chiedendogli se non le vuole più bene, lui di conseguenza si ritrae e la madre gli dice ancora che non dovrebbe provare così facilmente imbarazzo e paura dei propri sentimenti mandando al figlio un evidente doppio messaggio.
Qui con il gesto di irrigidimento la madre manifesta il rifiuto, a livello implicito, del gesto d’affetto del figlio, mentre sul piano verbale riversa le responsabilità sul figlio dicendogli che è lui che è bloccato dai suoi stessi sentimenti, lo colpevolizza impossibilitandolo a dare una risposta.
Il ragazzo soffrendo di una seria schizofrenia non ha avuto la possibilità di analizzare il comportamento comunicativo dell’altro e dire alla madre che era lei a sentirsi a disagio e che non riusciva ad accettare un gesto d’affetto da parte del figlio.
Effetti del doppio legame
Il doppio legame è una situazione in cui ci si sente fortemente coinvolti e d’importanza vitale, in cui uno dei due individuo, che partecipa alla relazione, contemporaneamente manda due messaggi diversi, di cui uno nega l’altro e la persona ricevente è incapace di analizzare i messaggi e decidere a quale messaggio dover rispondere, senza riuscire a fare il passaggio al livello metacomunicativo spostandosi dal contenuto alla relazione.
A differenza delle situazioni conflittuali, in cui almeno a livello teorico, vi è la possibilità di scegliere e decidere, nel doppio legame la scelta non è possibile essendoci la presenza di un paradosso con un messaggio strutturato in maniera contraddittoria all’interno del quale si afferma e si nega contemporaneamente. Ad esempio, un messaggio sotto forma di ingiunzione come “Sii spontaneo” genera un paradosso, in quanto un’azione involontaria diventa una prestazione volontaria e di conseguenza essere spontanei obbedendo a un ordine diventa impossibile.
Obbligare qualcuno ad essere spontaneo è un paradosso come richiedere attenzioni per poi rimproverare per le attenzioni date. Questa comunicazione paradossale invalida la relazione minando l’equilibrio psichico di chi la subisce ed essendoci continue disconferme della relazione fa sì che diventi vano ogni tentativo di dialogo.
Conclusione
Una persona, che si ritrova dentro a una relazione di doppio legame, incontrerà difficoltà a decifrare i messaggi del proprio interlocutore, ad avere un buon contatto con la realtà, a costruire una coerenza tra comunicazione e metacomunicazione e sarà a sua volta ambigua nell’attribuire i significati.
Un percorso psicoterapeutico diventa un aiuto importante per modificare le regole della comunicazione apprese in precedenza, riuscire a spezzare la catena del doppio legame e ritornare a essere liberi di scegliere.